Narcolessia e COVID-19 – Informazioni Utili

Buongiorno a tutti
La situazione attuale rende indispensabile un chiarimento su Narcolessia e COVID-19 (Coronavirus).

Di seguito una lista di domande e risposte su come affrontare al meglio la situazione attuale.

 

 

Un paziente con Narcolessia corre maggiori rischi di contrarre COVID-19?

Il narcolettico non ha una immunodeficienza ma una autoimmunità che è specificatamente legata all’Orexina pertanto il narcolettico NON CORRE MAGGIORI RISCHI di contrarre COVID-19.
Possiamo quindi affermare che, salvo casi di comorbidità con altre patologie gravi, la sola narcolessia non predispone maggiormente al rischio di infezione.
Inoltre anche per quanto riguarda rischio complicazioni del COVID-19 (polmoniti, decessi) il narcolettico non corre rischi maggiori rispetto agli altri.

Posso continuare la mia terapia farmacologica in caso di infezione da COVID-19?

In caso di infezione da COVID-19, la terapia farmacologica va valutata con il proprio neurologo, questo in base ai sintomi del virus.
Fra tutti comunque si raccomanda particolare attenzione nell’uso di Sodio Ossibato (Xyrem), essendo un potente depressivo respiratorio, questo sopratutto in caso di difficoltà respiratorie o polmoniti.
Questo non solo in caso di COVID-19 ma in tutti i casi si presentino pesanti sintomi influenzali (febbre, tosse, ecc).

Il mio piano terapeutico è in scadenza, come posso rinnovarlo?

I piani terapeutici in scadenza, col decreto “Cura Italia” subiranno una proroga della scadenza al 30 giugno 2020 senza alcuna azione da parte dei pazienti (quindi non serve presentare richiesta, è una proroga automatica).

Cambia qualcosa per il ritiro dei farmaci dalle farmacie ospedaliere?

Per il ritiro dei farmaci essendo completamente differente da regione a regione, vi raccomandiamo di contattare la farmacia ospedaliera che dispensa il farmaco per valutare le modalità di ritiro.

Devo rinnovare la patente, cosa posso fare?

Come per il piano terapeutico anche per le patenti in scadenza è prevista una proroga fino al 30 giugno 2020.
Per maggiori informazioni potete leggere la relativa circolare del ministero dei trasporti.

C'è qualcosa che devo o non devo fare in questo periodo di quarantena?

Per avere una vita di qualità con la narcolessia è raccomandato impegno nel mantenere una minima attività fisica, una terapia farmacologica adeguata, riposini programmati di breve durata ed una dieta leggera. Pertanto nel periodo di quarantena raccomandiamo quanto più possibile di non cambiare stile di vita, di non abusare dei riposini, di non perdere i propri ritmi e di evitare abbuffate.
Cercare di mantenere lo stesso stile di vita, seppur a casa, aiuterà poi al successivo ritorno alla normalità.

Cosa posso fare per evitare l'infezione?

Vi raccomandiamo fermamente di mantenervi informati sulla diffusione della pandemia, disponibile sul sito dell’OMS e sul sito del ministero della salute e di adottare le seguenti misure di protezione personale:

  • restare a casa, uscire di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità (vedi misure di contenimento)
  • lavarsi spesso le mani;
  • evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
  • evitare abbracci e strette di mano;
  • mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
  • igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
  • evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri;
  • non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
  • coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
  • non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
  • pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
  • usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
  • Se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e sospetti di essere stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria Covid-19, rimani in casa, non recarti al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiama al telefono il tuo medico di famiglia, il tuo pediatra o la guardia medica. Oppure chiama il numero verde regionale. Utilizza i numeri di emergenza 112/118 soltanto se strettamente necessario.