Create for Sleep, 5 classificato Giovanni Zuccalà

Buona Giornata Mondiale della narcolessia!
Abbiamo il piacere di presentarvi l’illustrazione di Giovanni Zuccalà, studente del Triennio in Graphic Design e Art Direction di NABA Nuova Accademia di Belle Arti, che ha disegnato un giovane uomo colto da un episodio di cataplessia che gli fa perdere preziosi attimi della propria vita, mentre intorno il mondo scorre. Questa è l’illustrazione che si è posizionata al 5° posto in classifica nel contest Create for Sleep.
Che ne pensate? Vi piace?
Condividetela anche voi sulla bacheca e celebrate con noi questa importante giornata!

Chiusura Contest “Create for Sleep”

Ieri, si è chiuso ufficialmente il contest “Create for Sleep – Raccontiamo le Red Flags della Narcolessia” e la giuria, composta da rappresentanti di AIN, AIMS e da illustratori professionisti, è già al lavoro per valutare le migliori illustrazioni realizzate dagli studenti di NABA Nuova Accademia di Belle Arti e annunciare le finaliste del contest.
Restate con noi perché ne vedremo delle belle!

Create for Sleep: Contest AIN in collaborazione con NABA

Siamo felici di presentarvi “Create for Sleep – Raccontiamo le Red Flags della Narcolessia”, il contest realizzato da AIN – Associazione Italiana Narcolettici e Ipersonni in NABA Nuova Accademia di Belle Arti, con il patrocinio di AIMS – Associazione Italiana di Medicina del Sonno e il supporto non condizionato di BIOPROJET ITALIA. Abbiamo chiesto agli studenti del Triennio in Graphic Design e Art Direction di raccontare la narcolessia e i suoi sintomi attraverso l’illustrazione, nelle prossime settimane vi sveleremo tutti i dettagli.

Settimana dell’Ipersonnia Idiopatica

A partire dal 06/09/21 e sino al 12/09/21 inizia la settimana mondiale dell’Ipersonnia Idiopatica.
Durante questi 7 giorni affronteremo insieme vari temi relativi a questo particolare Disturbo del Sonno.
#IpersonniaIdiopatica #IHawarenessWeek #IHweek #IdiopaticHypersomnia

Cos’è questa malattia dal nome così “strano”?
Prima di tutto bisogna sapere che NON E’ NARCOLESSIA!
La famiglia è la stessa, ovvero i disturbi del sonno. E lo specialista che se ne occupa è sempre il neurologo, quindi NON E’ UN PROBLEMA PSICOLOGICO.
Il nome del disturbo è composto da due parole: IPERSONNIA IDIOPATICA.
Il primo termine è molto semplice:” #IPERSONNIA”.
Infatti il primo sintomo da prendere in considerazione nella diagnosi è un eccesso di sonno profondo che a differenza della Narcolessia, è un sonno con fasi non alterate. Tuttavia, spesso l’ipersonne ha necessità di dormire molte più ore del normale (ad esempio 14 ore consecutive).
Eventuali riposini durante la giornata sono spesso lunghi e non ristoratori.
Al risveglio spesso persiste (talvolta anche fino ad oltre un’ora) una sensazione di confusione che viene definita “UBRIACHEZZA DA SONNO”. Lo stato confusionale può portare oltre a momentanei marcati disturbi cognitivi, anche molto nervosismo.
Veniamo poi alla seconda parola: “#IDIOPATICA”.
Questo termine indica non solo la mancanza di correlazione con altri disturbi che possano giustificare questo eccesso di sonno. Ma anche la mancanza di una causa evidente dei sintomi.
La ricerca su questo disturbo era ferma fino a qualche anno fa, ma negli ultimi anni ha fatto grossi passi avanti in quanto gli esperti si sono resi conto di come spesso in passato fosse accomunata alla Narcolessia, pur essendo molto diversa.
In Italia non si sa, nè esistono stime realistiche dell’incidenza di questa malattia. Questo per farvi capire anche quanto ancora sia poco conosciuta.
Nel nostro paese chi soffre di questo disturbo è spesso accusato di essere ipocondriaco, di fingere, di essere pigro, di avere un problema psicologico.
L’ipersonnia Idiopatica ha in comune una cosa con la Narcolessia: è meglio non dormirci su!
#ipersonniaidiopatica #idiopatichypersomnia #disturbidelsonno #ihawarenessweek

Distinguere una NT1 da una IH (Ipersonnia Idiopatica) è molto semplice, talvolta anche ad occhio nudo in quanto i pazienti affetti da NT1 riportano tra i sintomi anche la cataplessia.
È invece più difficile distinguere una IH da una NT2 (narcolessia di tipo 2) perché serve una attenta analisi del sonno e della qualità del riposo, che nella Narcolessia risulta sempre disturbato con una forte propensione ad rapidissimo e frequente ingresso in sonno REM, mentre per la persona ipersonne, seppur il sonno sia qualitativamente ottimo, per ragioni in corso di studio è necessaria una elevata quantità di ore consecutive di sonno; Nonostante ciò purtroppo spesso non bastano nemmeno 12/13 ore di sonno giornaliero per permettere agli Ipersonni di vivere una vita energica e di qualità.
Nella tabella presente in questo post potete vedere nel dettaglio le differenze tenendo sempre presente che alcuni sintomi come le paralisi e le allucinazioni seppur non inserite tra i sintomi classici dell’ipersonnia idiopatica possono essere normalmente presenti in determinati casi.
#ihawareness #ihawarenessweek #ipersonniaidiopatica #ipersonnia #difference #ihvsnt1 #ihvsnt2 #ih #disturbidelsonno

La diagnosi dell’Ipersonnia Idiopatica non è facile ed è ulteriormente complicata dal fatto che il meccanismo che porta all’esordio dei primi sintomi risulta ancora sconosciuto.
Mancando la possibilità di rilevarla allo stadio iniziale, spesso i pazienti vengono diagnosticati dopo anni di convivenza con i sintomi.
Il ritardo diagnostico e/o l’errata diagnosi sono di fatto scenari comuni nei pazienti, peggiorati ulteriormente dal fatto che spesso analisi oggettive (anche specifiche) come la polisonnografia non rilevano particolari anomalie, quindi un medico non correttamente informato potrebbe non riscontrare nessun disturbo. Questo fatto comporta un impatto fortemente negativo sulla vita sociale, lavorativa e familiare di tutti i pazienti.
La diagnosi viene effettuata per esclusione, ovvero, rilevati i sintomi di una ipersonnia si devono prima escludere tutte le possibili cause legate ad altre patologie. Al momento le linee guida prevedono una polisonnografia continua di almeno 24 ore, un test delle latenze multiple (MSLT), almeno 4 test del mantenimento della veglia (MWT) ed è caldamente consigliato un esame del liquido cerebrospinale sia per le analisi dell’Orexina/Ipocretina per escludere Narcolessia, sia perchè gli esperti ritengono che una delle cause da analizzare per l’Ipersonnia Idiopatica potrebbe essere qualche anomalia dei recettori GABA.
Tipicamente la latenza del sonno degli ipersonni risulta ridotta, le fasi di sonno a onde lunghe durano molto più del normale e apparentemente si evince un sonno di ottima qualità sia nel sonno notturno (che talvolta può durare anche più di 10 ore) sia nel sonno diurno ma i riposini non ristoratori.
Di anno in anno si sta accendendo sempre più l’interesse degli esperti su questa patologia spesso sottovalutata. Il prossimo futuro potrebbe portarci importanti novità sia in ambito diagnostico, sia per il trattamento.
#ihawareness #ih #idiopatichypersomnia #ipersonniaidiopatica #ipersonnia #sonno #disturbidelsonno #raredisease #diagnosi #ihawarenessweek

Al momento, in Italia non esiste nessun farmaco specifico per il trattamento dell’Ipersonnia Idiopatica e gli unici trattamenti possibili sono sui sintomi, per i quali vengono utilizzati gli stessi stimolanti previsti nella NT2 (Narcolessia senza cataplessia) atti a migliorare la qualità della veglia e a ridurre l’eccessiva sonnolenza diurna.
I farmaci più diffusi sono il Modafinil e il Pitolisant.
Presto sarà disponibile anche il Solriamfetolo.
Negli Stati Uniti recentemente è stato effettuato uno studio che ha comprovato l’efficacia dell’uso del Sodio Ossibato per il trattamento dei sintomi dell’ipersonnia idiopatica con apparentemente buoni risultati, simili a quelli ottenuti nel trattamento della narcolessia. Lo stesso studio è al momento in corso anche in Francia quindi verosimilmente possiamo aspettarci che nel corso di al massimo un paio d’anni potrebbe essere diffuso anche in Italia.
Purtroppo accade spesso che i trattamenti farmacologici, anche combinati, non siano in grado di rendere la vita qualitativamente accettabile quindi si rende indispensabile intraprendere un percorso di tipo psicologico e comportamentale.
La prima parte consiste nell’accettazione della malattia e nell’intraprendere un percorso di convivenza. Uno stile di vita regolare e ripetitivo, con alimentazione sana ed equilibrata, riduzione/eliminazione di alcolici, l’introduzione di una minima attività sportiva possono avere importanti effetti benefici. Questo avviene perchè si innesca un circolo virtuoso che porta a una maggiore socialità e contestualmente una riduzione dei sintomi depressivi, di stress e frustrazione correlati alla malattia.
Amici e familiari possono davvero fare la differenza supportando le persone con ipersonnia, ma una grossa mano può darla anche la partecipazione agli eventi delle associazioni dei pazienti che permettono di conoscere propri “simili” e condividere esperienze, riducendo lo stigma e sentendosi meno soli e diversi.
La speranza dei pazienti è nella ricerca, in quanto attualmente, non manca solo una soluzione ma anche la causa di questo disturbo.
#ipersonnia #ipersonniaidiopatica #ih #idiopatichypersomnia #ihawarenessweek #ihawareness #terapia #therapy

26 settembre 2021 – Pranzo sociale per la giornata mondiale della Narcolessia

Ritorna anche quest’anno l’appuntamento con la Giornata Mondiale della Narcolessia, torna il World Narcolepsy Day edizione 2021.

A seguito della pandemia COVID-19 che ci ha obbligati per molto tempo ad evitare ogni contatto, è finalmente arrivato il momento, vista anche la grande richiesta, di organizzare un evento nazionale per celebrare la giornata mondiale insieme.

L’evento si svolgerà il giorno DOMENICA 26 SETTEMBRE 2021 dalle ore 11:00 presso la struttura “I CASALI DI CAPOBIANCO” all’indirizzo Via Nomentana, 1451, 00139 Roma RM (mappa disponibile in calce). Il pranzo sarà offerto dall’AIN e ovviamente sarà riservato ai soli Soci iscritti. Chi non dovesse essere in regola con la tessera può confermarla direttamente in loco, tuttavia, si raccomanda, per evitare assembramenti e confusione, di iscriversi/regolarizzare l’iscrizione con il dovuto anticipo.

Purtroppo quest’anno non si potrà tenere il consueto torneo sportivo viste anche le stringenti normative anti covid, tuttavia siamo certi che gradirete questo incontro per passare insieme una giornata di festa.
Se il tempo lo permetterà saremo all’aperto e potremo godere dell’ampio parco disponibile. In caso di pioggia invece dovremo stare al chiuso perciò in via precauzionale, sempre per le normative previste per il contenimento della pandemia il numero dei partecipanti sarà limitato a 100 persone e sarà obbligatorio avere un regolare GREEN PASS e la MASCHERINA.

Per prenotarsi è necessario mandare un messaggio a MASSIMO STUFARA, referente Regione Lazio per l’AIN, al numero di telefono:

335 786 0855

 

Di seguito invece le indicazioni per raggiungere la location. 

Nuovo Spot AIN Lupo Alberto per la Narcolessia

Come molti di voi sanno, il bellissimo spot informativo sulla Narcolessia, realizzato nell’ormai lontano 2005 con testimonial Lupo Alberto, ha permesso a moltissimi pazienti di riconoscersi nei sintomi e avere la diagnosi, alcune persone addirittura dopo decenni.
La campagna informativa realizzata grazie all’artista Silver che ha concesso all’AIN l’uso delle immagini di Lupo Alberto per far conoscere la malattia è stata certamente una delle più importanti ed efficaci. Purtroppo però il filmato iniziava a sentire il peso degli anni ed è diventato inadatto alla TV moderna che prevede un formato standard ad alta definizione.
Pertanto, abbiamo pensato per diverso tempo come rifarlo, perchè oltre ai disegni ci tenevamo che la voce guida fosse importante, in grado di esprimere i concetti chiaramente e ci piaceva l’idea che potesse essere riconoscibile.
Il “casting” per la voce fortunatamente è durato appena il tempo di pensarlo. Infatti la prima scelta, ovvero Domitilla D’Amico (voce italiana ufficiale di Scarlett Johansson, Kirsten Dunst, Margot Robbie, Emma Stone, Eva Green, Léa Seydoux, Raven-Symoné e Lea Michele) ci ha risposto subito positivamente.
Non possiamo che esprimere immensa gratitudine verso la generosità di questi artisti eccezionali che con il loro gesto stanno sostenendo l’imminente campagna informativa sulla Narcolessia che passerà su tutte le reti TV italiane.

E’ con orgoglio quindi che vi presentiamo i il nuovo spot AIN.

25/03 Dantedì – Commemorazione di Dante Alighieri

Oggi, 25 Marzo è il “Dantedì” ovvero la giornata commemorativa di Dante Alighieri.
Il Sommo Poeta è certamente famoso per le sue doti artistiche, un po’ meno per la sua propensione ad addormentamenti improvvisi, cadute, allucinazioni e sogni vividi. Eppure la sua opera di maggior successo, quella Commedia che Boccaccio definì Divina, è ricca di riferimenti a questi episodi.
Il Dipartimento di Scienze Biomediche e Neurologiche dell’Università di Bologna, guidato dal Prof.Plazzi, nel 2013 ha condotto uno studio su questi riferimenti. Il risultato, pubblicato su Sleep Medicine, è sbalorditivo: Dante potrebbe davvero essere stato Narcolettico. Questa tesi nel 2016 è stata avvalorata da un’altra importante Università, ovvero quella di Zurigo, che ha confermato il responso e pubblicato su Lancet Neurology quella che potrebbe davvero risultare una scoperta clamorosa.
Abbiamo parlato oggi di questo e altro in questa intervista:

Dante Alighieri? “Era narcolettico”

Giornata Mondiale del Sonno 2021

 Oggi è la GIORNATA MONDIALE DEL SONNO.
C’era bisogno di una giornata mondiale del sonno?

Oggi più che mai la nostra società sembra aver scordato l’importanza di questa funzione vitale. Siamo così presi dal lavoro, così dipendenti dalla tecnologia, così abituati a rimandare il riposo per fare sempre di più, da non renderci conto del fatto che la nostra salute peggiora anche a causa di una scarsa igiene del sonno.

Quindi certo che si. C’è bisogno di ricordare a tutti, dai medici ai politici, dagli impiegati agli operai che un buon sonno è importantissimo.

Ma perché dormiamo?
Il sonno è una funzione vitale indispensabile per il nostro corpo: un sano riposo ci permette di recuperare energie, regola positivamente il nostro umore, la reattività, la concentrazione, l’apprendimento e la nostra memoria.
Una scarsa igiene del sonno può invece causare pesanti conseguenze sulla nostra salute psicofisica e portare disturbi come depressione, eccesso d’ansia, sbalzi d’umore, obesità, scarso appetito sessuale… ma può portare anche problemi cardiovascolari, ipertensione arteriosa e quindi può davvero farci rischiare la vita.
Molti di voi certamente lo sanno già ma è importante ricordare che non abbiamo certo l’esclusiva su questa funzione primaria: il metabolismo di tutti gli esseri viventi che popolano il nostro pianeta è indissolubilmente legato al ciclo notte/giorno.
Piante, animali ed esseri umani sono tutti strettamente dipendenti dal sonno sin dall’alba dei tempi.

Il sonno nell’uomo dell’antichità era ben diverso da oggi. Alcuni storici hanno riscontrato numerose testimonianze sul modo di dormire prima della rivoluzione industriale: mediamente si parlava di 12 ore nelle quali c’era un primo riposo di 3-4 ore seguito da una veglia di 3-4 ore circa per poi proseguire fino al mattino con altre 4-5 ore di sonno. I riferimenti su quest’abitudine sono presenti dalle tribù africane fino alle popolazioni dell’Europa del nord per cui quello che oggi intendiamo come sonno notturno è un’abitudine recente, che ha solo 200 anni pertanto potrebbe anche spiegare alcuni disturbi del sonno.
Il sonno non è variato solo nel corso dei secoli, ma varia anche a seconda dell’età. Sappiamo per certo che un neonato ha bisogno di 14-17 ore di sonno al giorno, mentre per un ultrasessantenne bastano 7 ore: questo perché il sonno non solo permette il riposo ma è uno degli attori principali nello sviluppo del cervello.

Oggi però la società rifiuta il bisogno di dormire come se fosse per “deboli”, senza portare rispetto per il sonno.
Facciamo lavori a turni, alternando la notte e il giorno senza regolarità, non curiamo episodi di insonnia, ipersonnia, apnee ostruttive o narcolessia perché non conosciamo il problema e talvolta nemmeno il nostro medico né è al corrente.
E la concezione del riposo stessa è negativa. Provate oggi a chiedere una pausa al lavoro di un quarto d’ora per schiacciare un pisolino. Seppur un riposino abbia solo effetti benefici, sarete visti come pigri, svogliati, annoiati, inaffidabili. Ma la pausa sigaretta con caffè, seppur nociva è comunemente accettata.

Perché questa situazione?
Perché c’è molta ignoranza sul sonno. E come possiamo combattere l’ignoranza?
L’AIN fin dalla sua fondazione ha contribuito nell’informazione con diverse campagne sulla Narcolessia, come quella con Lupo Alberto e la più recente “Punto di Vista“.
Recentemente abbiamo realizzato le RedFlags, condivise coi principali gruppi medici che possono per primi incontrare un narcolettico (quindi neurologi, neuropsichiatri infantili, psichiatri, psicologi, medici di medicina generale, pediatri…)
Siamo stati anche alla Camera dei Deuputati per presentare anche alla classe politica le Red Flags sottolineando l’importanza che queste vengano diffuse capillarmente per una diagnosi rapida.
Abbiamo realizzato con l’Istituto Superiore di Sanità e l’AIMS il Registro Nazionale della Narcolessia e le Ipersonnie.

Ma c’è ancora molta strada da fare… L’ipersonnia idiopatica non ha ancora l’attenzione che merita, e per tutti i pazienti con un disturbo del sonno lo stigma sociale è ancora molto presente perchè la cognizione comune del sonno è ancora molto negativa.
L’unica arma è la cultura. Serve educazione scolastica dalla scuola elementare fino all’istruzione universitaria, ma anche molta informazione sui datori di lavoro per portare rapidamente ad una concezione reale di ciò che il sonno rappresenta per tutti gli esseri viventi: una funzione vitale.

Questionari sulla gestione della Narcolessia durante il COVID

Buongiorno a tutti
Il periodo del lockdown è stato massacrante per tutti. Ci sono in corso diversi studi su come questo abbia inciso nella vita delle persone. Vorremmo raccogliere dei dati per capire se il lockdown abbia penalizzato maggiormente le persone con narcolessia e ipersonnia. Perciò vi chiediamo di compilare un questionario dei seguenti, quello più adatto alla vostra situazione.

Bambini e ragazzi frequentanti la scuola

Adulti lavoratori dipendenti/ disoccupati/ pensionati

Adulti lavoratori autonomi/ imprenditori